Creare un sito web da zero: 10 consigli da seguire

Creare un nuovo sito web
Guida semplice in 10 punti


Partire da zero per creare un sito web è possibile? Secondo noi di Nunau, meglio tardi che mai. Ecco alcuni consigli utili per creare il proprio sito aziendale e muovere i primi passi nel mondo del web.

Una buona presenza sul web è necessaria per acquisire popolarità e successo. Questi fattori potrebbero convertirsi in potenziali nuovi clienti per la tua azienda. Non basta però avere buone pagine social per consolidare la propria presenza sul web, un buon sito internet è ciò di cui ogni azienda ha bisogno. Proveremo quindi a spiegarti quali sono i passi principali per la realizzazione di un sito web che possa essere la miglior vetrina per la tua azienda

Il web è uno dei pochi luoghi in cui l’intuitività è la chiave del successo: per aumentare la popolarità del tuo brand sui principali motori di ricerca è necessario creare un sito web completo ed intuitivo. Dall’altra parte, però, c’è bisogno prima di acquisire alcune competenze per partire con il piede giusto. Una via semplificata alla realizzazione di un sito è fornita da alcuni CMS come WordPress e Wix o da alcuni colossi come Google. Tutte queste piattaforme permettono, in modo gratuito e rapido, di creare un piccolo sito “ready-made” su cui poter pubblicare da subito. Tuttavia non è questa la soluzione migliore per una strategia di lungo corso che permetta una qualsiasi espansione aziendale. Ogni azienda dovrebbe avere un vero e proprio “sito vetrina” in cui poter inserire pagine dedicate ai servizi offerti e ai prodotti in vendita. In questa fase non bisogna limitarsi: anche in vista di futuri upgrading bisogna acquistare un dominio definitivo e prevedere la possibilità di incrementare il numero delle pagine servizio/prodotto in futuro. Questo è il motivo per cui siti già pronti non attraggono il cliente e non rendono l’idea di professionalità? Come fare, quindi a creare un sito web da zero? Vediamo.

“Ogni azienda dovrebbe avere un vero e proprio “sito vetrina” in cui poter inserire pagine dedicate ai servizi offerti e ai prodotti in vendita”

Acquistare un dominio, scegliere un CMS e un hosting

I primi tre passi da fare sono quasi tutti “tecnici” ma propedeutici per la costruzione di un sito moderno ed efficiente. In primis, il dominio: scegliere il nome giusto è fondamentale per consolidare la tua brand identity e migliorare l’awareness sul web. In questa fase è fortemente consigliabile la sobrietà: il nome dominio dovrebbe corrispondere strettamente al nome commerciale della tua attività. Non c’è bisogno di utilizzare la ragione sociale, semplicemente il nome con cui vorrai essere conosciuto dai tuoi clienti e dal pubblico in generale. In caso di attività comuni è consigliabile anche indicare il tipo di attività. Se sei il proprietario di una ferramenta, è consigliabile acquistare un dominio come “ferramentarossi.it” o ancora “ferramentarossitorino.it” e non semplicemente “rossi.it” (ammesso che sia disponibile).

Meglio scegliere .it o .com?

Premettiamo che le originarie destinazioni dei domini sono venute a cadere, quindi è possibile registrare qualsiasi tipo di dominio, da .info a .online a .press. L’estrema possibilità di personalizzazione non è sempre però la strada migliore, anche in questo caso la sobrietà dovrebbe essere di casa. In linea di massima si preferisce sempre acquistare un dominio .com che permette espansioni future su altri mercati. Nel caso invece si voglia limitare il proprio sguardo al mercato nazionale il .it può essere la strada giusta. In linea di massima vi consigliamo di evitare qualsiasi altro tipo di dominio: potrebbe risultare sospetto agli occhi dei clienti. 

Cos’è un CMS e come sceglierlo

In inglese “content management system”, il CMS è un software che permette di caricare e gestire contenuti sul proprio sito. È necessario scegliere un buon CMS in modo da inserire, modificare o rimuovere elementi in maniera facile, intuitiva ed autonoma. A meno che tu non voglia creare un e-commerce, i CMS più comuni sono WordPress e Joomla: entrambi open-source, permettono una discreta personalizzazione e l’installazione di una vasta gamma di temi o plug-in.

Il nostro consiglio è quello di affidarsi, almeno in un primo momento, a WordPress. Oltre alla possibilità di utilizzare strumenti gratuiti, è il CMS più utilizzato per piccoli e medi siti e quindi sono disponibili online migliaia di siti di supporto per ottenere assistenza in maniera immediata e sciogliere i propri dubbi senza eccessive perdite di tempo. Altro passo preliminare riguarda la scelta di un hosting, chiamato anche “server”. L’hosting è lo spazio fisico che contiene tutti i dati caricati sul sito. In pratica, l’hosting è il magazzino dei tuoi contenuti, il CMS ne è l’amministratore.

Creare sito web da zero
Sono molte le proposte sul mercato, accessibili a prezzi molto popolari, tuttavia è fondamentale non tirare la corda in questo punto e fare economia su altre voci di spesa. Non puoi immaginare quanto un buon servizio clienti possa salvarti la vita! Ad ogni modo una soluzione molto basic può partire da soli 100 euro l’anno, una cifra decisamente coerente..

Crea la homepage e le pagine di servizio

La homepage dice molto sulla tua personalità e sulla mission aziendale. Bisogna fare in modo che la pagina principale del sito possa soddisfare immediatamente le esigenze del visitatore. In poco spazio c’è bisogno che trovi ogni informazione di cui ha bisogno: qualsiasi accenno dovrà poi rimandare alla pagina apposita del sito, creando un percorso di navigazione sempre coerente.

La homepage, ovviamente, dovrà essere ottimizzata per il nome dell’azienda ed eventualmente per la keyword principale. Su questa si dovranno spendere risorse ed energie. Le altre pagine dovranno riguardare i servizi offerti, i progetti curati, i contatti (è importantissimo avere questa pagina sempre aggiornata e facilmente raggiungibile)

Come realizzare i primi contenuti sul sito: guida ai cornerstone content

Per realizzare e ottimizzare le pagine del sito è necessario creare e alimentare la sezione blog. Non a caso le più grandi agency in Italia hanno una sezione sul proprio sito dedicata esclusivamente alla redazione di articoli di carattere informativo, questo per diverse ragioni.

  • Fornire contenuti utili al pubblico, specialmente se inerenti ai prodotti/servizi forniti dall’azienda in questione, aiuta la conversione
  • Creare articoli cornerstone (letteralmente, pietra angolare) serve ad ottimizzare la resa del proprio sito sulle keyword strategiche per il tuo core business
  • Pubblicare frequentemente contenuti sul tuo sito permette di migliorare il rating del tuo sito (parametro analizzabile tramite tool di settore), ottenendo nuovi contatti e clienti
  • Realizzare contenuti lunghi e su keyword generiche senza alcun tipo di “scadenza temporale” permette di avere solide basi d’appoggio per fare link building interna verso pagine del sito da mettere in evidenza

In sostanza, come recita una vecchia legge del web, “content is the king”, il contenuto è ancora al centro di ogni tipo di ranking considerato dall’algoritmo Google e neanche i cosiddetti “siti vetrina” possono dirsi esenti dal realizzarli a regola d’arte.

Stabilisci un buon calendario editoriale

È importante stabilire un calendario editoriale concordato in anticipo in modo da pubblicare frequentemente e con cadenza regolare. I siti che pubblicano spesso nuovi contenuti vengono costantemente visitati dagli spider di Google, motivo per il quale verranno accolte più velocemente modifiche migliorative fatte alla struttura del sito.


Curare sezione blog sito web

Inoltre, aumentando le visualizzazioni uniche di pagina e – si spera – abbassando la frequenza di rimbalzo, è possibile migliorare le proprie prestazioni e quindi avere una sorta di “priorità” sulla keyword di riferimento rispetto ad altri siti web.

Come scrivere testi di qualità

Perché i cornerstone funzionino a dovere è necessario che siano scritti bene, siano esaustivi e soddisfino il search intent dell’utente finale. Per fare ciò è necessario realizzare una scaletta ordinata che aiuti il redattore a sviscerare totalmente l’argomento, trattandolo in modo completo e dettagliato.

Naturalmente, ma questo è ovvio, il testo dovrebbe essere abbastanza lungo (conseguenza logica dello sviscerare un argomento generico e complesso), dovrebbe contenere elenchi puntati, grafici, fotografie a supporto del testo, e deve essere completamente originale. In questa fase non è permesso attingere eccessivamente da altre fonti, si rischia di realizzare un contenuto cornerstone poco interessante perché banale e ripetitivo.

Utilizzare al meglio gli headers

Gli headers sono ordinatori di testo previsti per i siti web. Com’è ovvio non tutti i paragrafi hanno la stessa rilevanza, e non è logico metterli tutti sullo stesso piano. Gli headers aiutano a segnalare sia all’utente, sia al motore di ricerca, qual è la gerarchia del testo e quali paragrafi sono predominanti rispetto ad altri. Se il primo header è in genere uno dei titoli dell’articolo (H1) e il secondo viene utilizzato come canovaccio o sottotitolo (H2), gli altri sono interamente destinanti alla realizzazione del testo. Non abbiate paura di utilizzare tutte le opportunità fornite dall’editor del CMS: è fondamentale dosare e mixare H3, H4 e H5, purché siano coerenti con il contenuto del testo.

Eliminare gli articoli che non fanno traffico: è utile?

Può sembrare totalmente illogico se raffrontato a quello che è stato appena scritto, ma è proprio così. Quando il tuo sito inizierà a camminare con le proprie gambe e macinerà ricavi, dovrai iniziare a considerare di fare una selezione dei post pubblicati sul tuo blog. Un database di articoli troppo ampio ed incentrato principalmente su articoli irrilevanti e con una data di scadenza naturale (ad esempio la descrizione di un evento passato) non giova al posizionamento del sito.

Per agevolare il compito dello spider del motore di ricerca, è consigliabile far fuori gli articoli che non fanno traffico da mesi, se non da anni.

Contenuti cornerstone cosa sono

Questa è un’operazione da eseguire in maniera “ragionata”: eliminare un articolo che potrebbe far traffico in futuro è controproducente. Bisogna quindi valutare caso per caso e scegliere con molto buonsenso. Molti developers e SEO Specialist professionisti ribadiscono, però, che snellire il database del proprio sito ha generato ottimi risultati.

Goditi i risultati con i tool di analisi

Dopo tanto lavoro è anche giusto quantificare il successo delle proprie azioni. Per stabilire una strategia vincente è necessario avere i dati alla mano resi leggibili da un tool di analisi dati. Un tool gratuito, intuitivo e facilmente utilizzabile è Google Analytics. Basta collegare il proprio sito alla Search Console e a Google Analytics (la procedura per verificare la proprietà del sito è molto semplice e rapida) per ottenere una miriade di dati, sia storici che in tempo reale. Non resta che provare.

Il Metodo Nunau

I consigli che hai appena letto sono stati formulati a partire dalla nostra esperienza nel settore del web design e del copywriting. La nostra agenzia di comunicazione fornisce ai clienti assistenza completa sulla genesi e sullo sviluppo di un progetto web. Dalla grafica alla realizzazione di testi ed animazioni seguiamo e formiamo i nostri clienti passo per passo per renderli autonomi nel loro lavoro.

Non c’è miglior strada per il successo che la comprensione dei meccanismi del web: noi di Nunau ci proponiamo di farlo in maniera alternativa. D’altronde siamo molto ambiziosi e crediamo per lavorare al meglio nel mondo della comunicazione la strada maestra sia l’innovazione e l’ascolto.

 

Contattaci per una chiacchierata, o incontrarci di persona presso le nostre sedi di Napoli o Milano per spiegarci le tue esigenze e per sentire le nostre proposte in merito.

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Grazie per averci letto.

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